Parlamento europeo: sì a STEP, il piano per le tecnologie critiche

Sono stati richiesti altri 3 miliardi dai bilanci nazionali per destinare 13 miliardi di euro alla promozione dell’industria manifatturiera europea nei settori critici.

Gli eurodeputati hanno chiesto al Consiglio dell’UE di mantenere le sue promesse sull’autonomia strategica, dopo aver votato a Strasburgo il 17 ottobre la loro posizione negoziale sulla Piattaforma delle Tecnologie Strategiche per l’Europa (STEP).

Per la Strategic Technologies for European Platform sono stati richiesti dal Parlamento europeo altri 3 miliardi di euro dai bilanci nazionali da aggiungere al budget di 10 miliardi di euro proposto dalla Commissione, arrivando quindi a 13 miliardi di euro da destinare alla promozione dell’industria manifatturiera europea nei settori critici. Tuttavia, sono ancora in disaccordo sulla portata e sul budget del programma.

STEP mira a potenziare la capacità produttiva per le tecnologie digitali, a zero emissioni e per le biotecnologie, reindirizzando i fondi dai programmi esistenti e fornendo finanziamenti aggiuntivi.

L’obiettivo è rafforzare la sovranità tecnologica e la resilienza dell’Europa in settori quali l’intelligenza artificiale, le energie rinnovabili e i prodotti farmaceutici.

I negoziati con gli Stati membri seguiranno una volta che il Consiglio dell’UE avrà approvato una posizione comune. Le riflessioni includeranno un dibattito tra i capi di Stato durante la prossima riunione del Consiglio europeo a fine ottobre.

La questione del bilancio è legata alla revisione intermedia in corso del bilancio complessivo dell’UE per il periodo 2021-2027.

L’idea, originariamente proposta dalla Presidente Ursula von der Leyen, era quella di istituire un nuovo European Sovereignty Fund per competere con l’Inflation Reduction Act statunitense. Alla fine la Commissione è stata costretta ad annacquare la proposta e ad accontentarsi di attuare la STEP ricorrendo ai programmi esistenti.

Nella proposta del Parlamento, ci sarebbero state integrazioni di 5 miliardi di euro per l’Innovation Fund, 4,2 miliardi di euro per InvestEU, 2,5 miliardi di euro per lo European Defence Fund e 1,3 miliardi di euro per Horizon Europe. I progetti selezionati dovrebbero ricevere un ‘sovereignty seal’, che dovrebbe attrarre finanziamenti pubblici e privati e accelerare la concessione dei fondi UE.

Uno dei motivi per cui il Parlamento chiede maggiori finanziamenti agli Stati membri è quello di evitare che 800 milioni di euro vengano reindirizzati dal II Pilastro di Horizon Europe all’EIC Accelerator nel III Pilastro del Programma.

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