Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato l’agenda politica dello Spazio europeo della ricerca (SER) per il periodo 2025-2027, definendo una tabella di marcia strategica per rafforzare il sistema europeo della ricerca e innovazione (R&I).
Il documento guida si propone di affrontare sfide chiave quali la mobilità della conoscenza, la sostenibilità, la competitività internazionale e di garantire risultati concreti, nel pieno rispetto del principio di partecipazione volontaria da parte degli Stati membri e dei portatori di interessi.
L’agenda, approvata con una raccomandazione del Consiglio, si fonda su 11 politiche strutturali e 8 azioni SER, distinte per obiettivi di lungo periodo e risultati a breve termine. In particolare, le azioni e politiche del SER si articolano secondo quattro aree strategiche definite dal Patto per la ricerca e l’innovazione in Europa:
- mercato interno della conoscenza, per superare la frammentazione e rafforzare la competitività globale dell’UE,
- transizione verde e digitale, con il rafforzamento delle tecnologie energetiche e la partecipazione attiva dei cittadini,
- accesso all’eccellenza, per ridurre i divari regionali nella capacità di R&I e migliorare la gestione della ricerca,
- investimenti in R&I, per evitare duplicazioni nei finanziamenti e incentivare la cooperazione transnazionale.
Tra le principali politiche strutturali, l’agenda prevede:
- promozione della scienza aperta,
- valorizzazione della parità di genere nella ricerca,
- rafforzamento delle infrastrutture di ricerca,
- riforma dei sistemi di valutazione scientifica.
Le azioni SER, invece, si concentrano su risultati misurabili da realizzare entro tre anni, come:
- sostegno all’equità nella scienza aperta,
- utilizzo dell’intelligenza artificiale nella ricerca,
- rafforzamento della sicurezza scientifica.
L’attuazione dell’agenda sarà supervisionata dal Forum SER e dal Comitato per lo Spazio europeo della ricerca e dell’innovazione (CSER). Gli Stati membri sono invitati a collaborare attivamente con istituzioni pubbliche, settore privato e società civile, per garantire una realizzazione trasparente, inclusiva e coordinata degli obiettivi del programma.
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