Si è svolto a Città del Capo l’ottavo Vertice bilaterale tra l’Unione Europea e il Sudafrica, durante il quale è stata riaffermata la solidità della collaborazione bilaterale tra le due parti.
Uno dei principali risultati del Vertice è stata l’introduzione del Clean Trade and Investment Partnership, un nuovo modello di accordo commerciale che mira a potenziare le opportunità di investimento tra le due economie, favorendo la transizione energetica e lo sviluppo di industrie strategiche.
Parallelamente, è stato annunciato un pacchetto di investimenti da 4,7 miliardi di euro nell’ambito della strategia Global Gateway, con l’obiettivo di accelerare la decarbonizzazione dell’economia sudafricana e promuovere tecnologie innovative nei settori dell’energia, delle infrastrutture e della sanità.
Tra i maggiori risultati conseguiti figura anche la firma di un accordo di collaborazione tra il Joint Research Centre (JRC) e la South African Nuclear Medicine Research Infrastructure (NuMeRI), con l’obiettivo di migliorare la diagnosi e il trattamento del cancro in Sudafrica. Inoltre, l’accordo prevede l’organizzazione di corsi di formazione per il personale sanitario.
L’Unione Europea e il Sudafrica cooperano anche nel campo della ricerca nucleare per usi civili: un accordo tra Euratom e il governo sudafricano, in vigore dal 2012, facilita la cooperazione scientifica e industriale in vari settori legati all’energia nucleare. Questa collaborazione comprende la ricerca e lo sviluppo in ambiti come la sicurezza nucleare, la gestione dei rifiuti radioattivi, la protezione dalle radiazioni e le applicazioni nucleari in campo sanitario e agricolo.
Oltre alla ricerca medica e nucleare, l’UE e il Sudafrica lavorano insieme per raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso la scienza, la tecnologia e l’innovazione. Il Sudafrica supporta l’Unione europea nella progettazione di roadmap scientifiche e tecnologiche in cinque paesi africani, affrontando sfide cruciali come il miglioramento della sicurezza alimentare, la riduzione delle malattie non trasmissibili, l’incremento dell’efficienza energetica e l’adozione di energie rinnovabili.
In più, l’Unione Europea collabora strettamente con il Consiglio Nazionale Sudafricano per l’Innovazione (NACI) e il Dipartimento di Scienza, Tecnologia e Innovazione (DSTI) per rafforzare la resilienza delle comunità rurali africane di fronte ai cambiamenti climatici.
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