Da Bergamo un patto europeo per la ricerca universitaria hi-tech

Nei “Quattro Motori per l’Europa”, la rete internazionale nata più di trent’anni fa per sviluppare sinergie economiche tra le regioni europee di Baden Württemberg (Stoccarda), Auvergne Rhône Alpes (Grenoble), Catalogna e Lombardia, entra nuovo “carburante”.

Alla fine dell’aprile scorso con il passaggio della presidenza di turno alla Lombardia, il network che associa le quattro regioni tra le più industrializzate del continente si è allargato al mondo universitario e della ricerca.

Gli Atenei di Bergamo, Stoccarda, Grenoble-Aples e la Politècnica de Catalunya Barcelonatech hanno sottoscritto un importante accordo per rafforzare le cooperazioni oltre confine e gli scambi nella ricerca e nell’insegnamento. Unendo, di fatto, gli interessi scientifici, economici e sociali dei quattro territori.

Nei programmi condivisi figura ad esempio un accordo per un doppio titolo per una laurea magistrale in ingegneria meccanica che contemplerà anche le applicazioni delle nuove tecnologie ‘intelligenti’, lo sviluppo della meccatronica applicata agli ambiti della salute, dell’edilizia e dell’ingegneria meccanica più tradizionale. Ma la sfida ulteriore riguarda l’allargamento della collaborazione all’area umanistica e alle scienze sociali, che dovrà concretizzarsi in doppi titoli con gli altri Atenei europei per lauree in economia, filosofia e storia della scienza.

La presidenza del gruppo dei ‘Quattro motori per l’Europa’ assegnata alla Regione Lombardia non è causale. Oltre a confermare, infatti, quanto di buono fatto in questi anni di lavoro sinergico tra il mondo delle imprese e l’industria, sancisce l’importanza del nostro territorio a livello accademico. Circa la metà degli studenti stranieri che giungono in Italia, infatti, viene accolto dalle università lombarde, che rappresentano circa il 20% del sistema accademico del Paese.

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