L’EIC ha modificato le modalità di candidatura per i bandi EIC Accelerator, migrando al sistema di candidatura elettronico del portale Funding and tender opportunities, poiché la piattaforma di intelligenza artificiale EIC non è più disponibile.
La piattaforma era stata sviluppata in un breve periodo di tempo per avere caratteristiche al tempo non disponibili sul portale F&T. Visto che i feedback di utenti ed esperti ne indicavano un’eccessiva complessità, l’EIC Board aveva rilasciato un comunicato stampa nel marzo 2023 chiedendo rapidi e importanti miglioramenti in termini di esperienza d’uso, rapidità e facilità delle procedure di candidatura.
Le imprese che avevano già predisposto le proposte complete (fase 2) per il cut off del 7 giugno 2023 riceveranno le candidature in bozza tramite mail e potranno continuare a lavorarci o ripresentarle sul portale F&T con effetto immediato e con la nuova scadenza estesa al 21 giugno 2023. Per un breve periodo di tempo le imprese non potranno realizzare candidature brevi per la fase 1, in quanto potranno essere presentate unicamente su una piattaforma dedicata IT EISMEA che sarà pronta all’inizio di luglio 2023.
La piattaforma EIC AI era stata sviluppata da Innovation Loop, una società creata nel 2017 da Marc Loher, un ex consulente di R&I che ha lavorato per la direzione della ricerca della Commissione per sei anni fino al 2003. Quello indicato a marzo, non è il primo problema in cui si imbatte l’EIC. Dopo il lancio in pompa magna nella primavera del 2021, l’EIC Accelerator non è riuscito a distribuire i tanto pubblicizzati nuovi finanziamenti in equity alle start-up selezionate fino alla fine del 2022 a causa di una disputa interna alla Commissione sulla mancanza di competenze interne nella conduzione della due diligence e sul maggior rischio connesso alla realizzazione di investimenti azionari rispetto alla concessione di sovvenzioni.
Per un po’ di tempo i problemi hanno bloccato i finanziamenti a fondo perduto che accompagnano le partecipazioni, lasciando le aziende in difficoltà economiche in una situazione disastrosa. Dopo molte contrattazioni all’interno della Commissione, i fondi sono stati finalmente sbloccati quando è stato scelto un gestore di fondi esterno, AlterDomus, con sede in Lussemburgo, per supervisionare gli investimenti equity.
Più recentemente, la Commissione ha spostato parte della gestione dell’EIC dall’agenzia esecutiva al proprio interno.
L’EIC Board vuole che i principali miglioramenti della piattaforma includano una maggiore facilità d’uso, in modo che le imprese candidate possano completare le proposte con un tempo e uno sforzo proporzionati e senza il supporto di consulenti esterni e che le informazioni preparate per la presentazione dell’EIC siano riutilizzabili per altri scopi, come la ricerca di investimenti privati, e viceversa, in modo che le informazioni preparate per la presentazione agli investitori privati possano essere riutilizzate per le proposte dell’EIC.
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