Un laboratorio di informatica e uno di chimica a Brescia, per l’acquisizione ed elaborazione di grandi quantità di dati clinici e sanitari con lo sviluppo di sistemi diagnostici e terapeutici all’avanguardia, oltre che di molecole utili alla diagnosi precoce e alla cura di malattie neuro-degenerative e oncologiche.
Un nuovo Data Center ad alte prestazioni computazionali a Pavia, che permetterà di diventare un punto di riferimento anche europeo per le applicazioni delle tecniche di Intelligenza Artificiale all’interpretazione di eventi estremi e alla previsione degli effetti dei cambiamenti climatici.
Sono queste le principali e concrete ricadute dei due Accordi di Collaborazione appena sottoscritti tra Regione Lombardia da un lato con l’Università degli Studi di Brescia, dall’altro con la Scuola Superiore di Studi Universitari (IUSS) di Pavia.
Al centro dei due Accordi, che valgono complessivamente 3,4 milioni di euro, ci sono dunque i Big Data, sempre più protagonisti anche sul fronte della ricerca e dell’innovazione.
“Un contributo fondamentale per le nostre Università – ha spiegato l’assessore all’Istruzione, Università e Ricerca Fabrizio Sala – che permette loro di incrementare tutte le tecnologie e le innovazioni già presenti, con una ricaduta in termini di ricerca e competitività a favore dei nostri studenti e dei nostri docenti”.
Le due intese sono state approvate dalla Giunta regionale nella seduta del 22 marzo, su proposta dell’assessore Sala, e rientrano nell’ambito degli “Accordi di collaborazione per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico” che Regione Lombardia ha stretto con 8 Università pubbliche lombarde, garantendo loro un finanziamento di 13,5 milioni di euro, ovvero quasi 1,7 milioni per ciascun ateneo.
Come per le intese precedenti con altre realtà universitarie, Regione mira a rafforzare le strutture di ricerca esistenti guardando anche alle ricadute che queste potranno avere sulla competitività del territorio lombardo. Il sostegno regionale garantirà la copertura fino a un massimo del 50% del costo degli interventi previsti.
A Brescia Piattaforme di Tecnologie Mediche e Chimica Innovativa
Il primo punto di forza su cui l’ateneo vuole fare leva per accrescere le proprie potenzialità sta nell’integrazione che da tempo questa università porta avanti tra ricerca in ambito medico e ingegneristico, ad esempio con il dottorato di ricerca “Technology for Health”.
Una prima linea di azione vedrà la realizzazione di una piattaforma tecnologica in grado di acquisire, archiviare e processare un volume elevato di dati clinici (di laboratorio, immagini radiologiche, endoscopiche, microscopiche, dati genomici) e biometrici, per lo sviluppo di sistemi diagnostici, terapeutici e di simulazione.
Tali dati saranno processati dai ricercatori per i loro studi grazie ad algoritmi e tecniche basate sull’intelligenza artificiale.
Non solo: saranno acquisiti wearable da combinare alla piattaforma di calcolo, oltre a strumentazione di realtà virtuale e aumentata per simulare scenari clinici reali.
La seconda linea di azione prevista si concentrerà invece sulla creazione di un nuovo laboratorio per la chimica, grazie al rinnovamento di una struttura già esistente e all’acquisto di attrezzature innovative, con l’obiettivo di sviluppare nuove molecole candidate alla diagnosi e alla cura di malattie acute e croniche.
Nel laboratorio saranno sviluppati prodotti nanotecnologici e biocompatibili per l’identificazione di marcatori di malattia che consentano la diagnosi precoce di patologie progressive tra cui le malattie rare, le malattie neuro-degenerative e oncologiche. Ma anche nuove metodiche, da applicare alla produzione di biofarmaci (anticorpi, RNA messaggero, cDNA) e vaccini per la cura e la prevenzione di malattie infettive emergenti e riemergenti.
Pavia, Big Data a sostegno della ricerca di base, applicata e industriale
L’Accordo con la Scuola IUSS di Pavia punta invece alla costruzione di un Data Center, per progetti di ricerca nell’ambito della Ingegneria sismica e degli studi sullo Sviluppo Sostenibile e sul cambiamento climatico.
La nuova infrastruttura permetterà performance di calcolo e di quantità di dati elaborati interessanti non solo per la ricerca di base e applicata, ma anche per applicazioni in ambito industriale; oltre a un miglioramento della connettività della Scuola IUSS con gli altri istituti di ricerca della Lombardia.
“È fondamentale – ha concluso Sala – la connessione tra ricerca e mondo produttivo. Le Università devono fungere da collettore con le imprese per sviluppare soluzioni innovative con una ricaduta importante sull’economia del territorio”.