Il nuovo programma di ricerca della NATO intende riunire l’industria, le start-up e il mondo accademico per la ricerca di nuove tecnologie in grado di affrontare sia i problemi della società sia le questioni di sicurezza nazionale, e potrà contare su un fondo di 1 miliardo di euro.
L’acceleratore di innovazione della difesa per il Nord Atlantico si sta concentrando su tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’elaborazione di grandi dati, le tecnologie quantistiche, l’autonomia, le biotecnologie, i nuovi materiali e lo spazio.
Nella sua fase iniziale, DIANA gestirà una rete di più di 10 siti di accelerazione e oltre 50 centri di prova nei centri di innovazione nei paesi dell’alleanza NATO. L’obiettivo è quello di dare agli innovatori i mezzi per portare le tecnologie a doppio uso più vicine al mercato.
Al momento non è ancora stato annunciato alcun budget per la rete, ma le attività pilota sono previste iniziare nell’estate del 2023, con l’obiettivo di essere pienamente operative nel 2025.
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