La Commissione per l’industria, la Ricerca e l’Energia (ITRE) del Parlamento europeo ha votato per l’avvio dei negoziati con il Consiglio e la Commissione europea su Horizon Europe e altri tre atti legislativi importanti per future attività di R&S, ovvero Digital Europe, il Fondo europeo per la difesa e il nuovo programma europeo dedicato allo spazio.
Horizon Europe è stato ampiamente definito, tranne per quanto riguarda la distribuzione del suo budget tra i diversi pilastri, il modo in cui funzionerà con gli altri programmi di finanziamento dell’UE e i termini della cooperazione internazionale. Il Parlamento potrà avviare i negoziati con il Consiglio e la Commissione su queste questioni ancora aperte non appena gli Stati membri raggiungeranno un accordo sul bilancio UE 2021-2027. I leader europei si riuniranno il 19 giugno per discutere una proposta di bilancio presentata dalla Commissione a maggio che prevede 94.4 miliardi di euro (ai prezzi del 2018) per Horizon Europe. La proposta comprende anche 9.5 miliardi di euro per il Fondo europeo per la difesa, 13.1 miliardi di euro per il Programma spaziale europeo e 8.1 miliardi di euro per l’Europa digitale.
La commissione ITRE ha sottolineato che la legislazione deve essere completata e concordata il prima possibile per garantire che i nuovi programmi possano iniziare senza ritardi a gennaio 2021. Gli eurodeputati temono che ci vorranno mesi prima che gli Stati membri raggiungano un accordo sulla cifra complessiva del bilancio e sollecitano la Commissione a presentare un piano di emergenza per consentire l’avvio dei programmi alla data prestabilita.
Questi programmi ad alta intensità di R&S saranno alla base di un piano di 750 miliardi di euro della Commissione per riprendersi dalla recessione scatenata dalla pandemia di coronavirus. Horizon Europe continuerà a finanziare la ricerca sui vaccini e le malattie virali, il cambiamento climatico e l’energia verde, e sosterrà alcune decine di grandi partenariati pubblico-privato di R&S. Il programma Digital Europe è destinato a sostenere la spinta dell’UE a diventare più indipendente dal punto di vista tecnologico, finanziando progressi nel campo dell’informatica ad alte prestazioni, dell’intelligenza artificiale, della sicurezza informatica e garantendo l’ampio uso e la diffusione delle tecnologie digitali. Il Fondo europeo per la difesa finanzierà la ricerca e lo sviluppo di hardware militare, compresi i droni. Il programma spaziale continuerà il lavoro iniziato attraverso Galileo ed EGNOS, i sistemi di navigazione satellitare globale dell’UE e Copernicus, il programma di osservazione della terra dell’UE.