Il Consiglio europeo per l’innovazione sollecita un intervento rapido per sbloccare i finanziamenti UE destinati alle start-up, prima che ulteriori ritardi arrechino danni alla credibilità dell’Unione.
L’EIC, infatti, ha promesso di dare una spinta ai finanziamenti diretti alle aziende tecnologiche di alto livello e di aiutare le start-up europee a mettersi al passo con USA e Cina.
Poiché la maggior parte dei finanziamenti azionari promessi ai vincitori del bando dello scorso anno è stata trattenuta a causa dei conflitti interni della Commissione sulla gestione del fondo, l’EIC auspica che la Commissione avvii immediatamente la fase di transizione per il passaggio alla gestione indiretta del Fondo EIC da parte della BEI, al fine di smaltire l’arretrato di imprese in attesa di finanziamenti. Inoltre, chiede alla Commissione di agire in maniera cauta, fornendo una valutazione della fase di transizione, sostenendo un approccio basato sui dati.
Il Parlamento propone, invece, di rendere l’EIC un’agenzia dell’UE, conferendogli maggiore autonomia. Se l’acceleratore EIC non sarà adeguatamente operativo entro il prossimo anno, il Parlamento vuole che gli 811 milioni di euro siano trattenuti dal bilancio del programma per il prossimo anno.
Il 1° settembre 2022, la commissione ITRE del parlamento europeo discuterà la relazione sull’attuazione dell’EIC.
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