I ministri della ricerca dell’UE, riuniti a Bruxelles nel Consiglio Competitività, Ricerca, hanno adottato la scorsa settimana delle conclusioni per rafforzare la competitività e consolidare l’Area Europea della Ricerca (ERA), concentrandosi su principi generali per promuovere una maggiore cooperazione e integrazione.
I ministri hanno invitato la Commissione a collaborare con gli Stati membri per eliminare gli ostacoli rimanenti per realizzare pienamente l’ERA, in linea con il futuro ERA Act per la libera circolazione di ricercatori e conoscenze scientifiche. L’indicazione di approdare ad una legge sullo Spazio europeo della ricerca è tra gli incarichi conferiti dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen alla nuova Commissaria per la ricerca Ekaterina Zaharieva.
Questa decisione fa seguito ai report di Enrico Letta, che sostiene che la ricerca e l’innovazione diventino la “quinta libertà” del mercato unico, e di Mario Draghi, che ha proposto di istituire una “Research and Innovation Union”.
Il Consiglio ha espresso apprezzamento per le riforme della governance dell’ERA introdotte nel 2021, che hanno portato alla creazione del Forum dell’ERA, uno spazio che riunisce Stati membri, Paesi associati, la Commissione UE e stakeholder della ricerca e innovazione per attuare un’agenda politica comune.
Le conclusioni richiedono un ruolo rafforzato dello European Research Area and Innovation Committee (ERAC), composto da rappresentanti degli Stati membri e della Commissione, per definire le priorità comuni e pianificare in modo strategico.
Si propone inoltre di rivedere la composizione del Forum ERA per migliorare la partecipazione degli stakeholder, con particolare attenzione all’industria, riconoscendo il valore aggiunto dei progetti collaborativi, delle azioni COST e dei programmi come le Marie Skłodowska-Curie Actions e dello European Research Council (ERC).
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