Abbiamo appreso con grande soddisfazione della pubblicazione su Gazzetta Ufficiale della Legge di conversione del DL PNRR che, all’Art. 44, co. 1-bis del testo coordinato, ha recepito la proposta degli Onn. Loizzo e Ciocchetti che prevede la semplificazione della procedura del consenso alla privacy negli studi osservazionali.
Un tema fondamentale che restituisce certezza del diritto per la ricerca nel nostro Paese e contribuisce a renderci maggiormente competitivi nell’attrazione e nello sviluppo degli studi clinici.
Infatti, tale proposta evita la necessità di autorizzazione preventiva del Garante della Privacy sui programmi di ricerca, prevedendo che le strutture sanitarie possano avviare i progetti di ricerca non appena ottenuto il parere favorevole del Comitato Etico territoriale di riferimento.
Una risposta concreta alle criticità evidenziateci da molte strutture associate e che è il risultato di un lungo lavoro di ricerca, confronto e interlocuzione avviato dal Cluster, già nel 2022, con il coinvolgimento dei principali IRCSS lombardi, pubblici e privati.
Un risultato importante – e coerente con la missione del nostro Cluster – se si considera che, come da nostra rilevazione, si tratta di oltre 1.200 studi osservazionali per quasi 6.5 milioni di pazienti coinvolti ogni anno.
In sintesi, un fondamentale passo in avanti per la ricerca, che rappresenta una risorsa centrale per il sistema sanitario e il territorio, in quanto definisce, da un lato, il livello di innovatività nel sistema e, dall’altro, la sua capacità di rappresentare un ambito attrattivo per investimenti che, spesso, riducono i costi complessivi per l’erogazione di cure d’avanguardia.
Per questo si auspica che anche i futuri provvedimenti, a partire dall’applicazione della normativa sullo Spazio Europeo dei Dati Sanitari – approvata dal Parlamento Europeo lo scorso 27 aprile – sino al DDL su Intelligenza Artificiale – approvato dal Governo italiano lo scorso 24 aprile – che riserva ampio spazio al tema dell’utilizzo dei dati sanitari, vadano nella direzione di semplificare la ricerca e valorizzare il settore affinché il nostro Paese, e la nostra Regione, si posizionino sempre più quale centro di eccellenza in grado di favorire un’attivazione celere di studi e sperimentazioni, requisiti imprescindibili per strutturare la sanità del futuro.