Il PNRR italiano prevede investimenti complessivi pari a 222,1 miliardi di euro, di cui 191,5 miliardi di euro finanziati tramite il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e ulteriori 30,6 miliardi tramite un Fondo complementare finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato il 15 aprile dal Consiglio dei ministri.
Secondo il Governo, il 27% degli investimenti sarà dedicato alla digitalizzazione, il 40% per contrastare il cambiamento climatico e più del 10% alla coesione sociale. Il Piano ha inoltre come principali beneficiari le donne, i giovani e il Mezzogiorno e contribuisce in modo sostanziale a favorire l’inclusione sociale e a ridurre i divari territoriali.
Il Piano si organizza in sei missioni.
- Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura (49,2 miliardi di euro) con l’obiettivo di promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire nel turismo e nella cultura. I progetti comprendono la fornitura di banda ultra-larga, piano italia 5G e il rafforzamento delle infrastrutture digitali della PA.
- Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica (68,6 miliardi di euro) per migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva. Il Piano prevede investimenti e riforme per l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, rinnovo del trasporto pubblico locale, incremento dell’efficienza energetica di edifici privati e pubblici, investimenti nelle fonti di energia rinnovabile e nella riduzione del dissesto idrogeologico.
- Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile (31,4 miliardi) per lo sviluppo razionale di un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile e estesa a tutte le aree del Paese. Il Piano investirà nei trasporti ferroviari ad alta velocità, nelle linee ferroviarie regionali, nei sistemi portuale e nella digitalizzazione della logistica.
- Istruzione e Ricerca (31,9 miliardi di euro) con l’obiettivo di rafforzare il sistema educativo, le competenze digitali e tecnico-scientifiche, la ricerca e il trasferimento tecnologico. Il Piano investe negli asili nido, nel risanamento strutturale degli edifici scolastici e nella riforma dei corsi di laurea e dei programmi di dottorato. Inoltre, si svilupperà l’istruzione professionalizzante e si rafforza la filiera della ricerca e del trasferimento tecnologico.
- Inclusione e Coesione (22,4 miliardi) per facilitare la partecipazione al mercato del lavoro e favorire l’inclusione sociale. Il Governo investe nello sviluppo dei centri per l’impiego e nell’imprenditorialità femminile, con la creazione di un nuovo Fondo Impresa Donna. Verranno rafforzati i servizi sociali e gli interventi per favorire una vita autonoma alle persone con disabilità. Sono previsti investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali e interventi di rigenerazione urbana per le periferie delle città metropolitane.
- Salute (18,5 miliardi) per rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure. Il Piano investe nell’assistenza di prossimità diffusa sul territorio e attiva 1.288 Case di comunità e 381 Ospedali di comunità. Una parte rilevante dei fondi sarà indirizzata all’assistenza domiciliare, la telemedicina e l’assistenza remota.
Il Piano include inoltre riforme della pubblica amministrazione, della giustizia, interventi di semplificazione normativa e riforme a tutela della concorrenza.
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