Regione Lombardia: approvato il Programma Strategico Triennale

Si prevede riuscirà a mobilitare risorse, pubbliche e private, per 1,5 miliardi di euro.

È stato approvato dal Consiglio regionale il Programma Strategico Triennale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico: il documento programmatico fornisce anche un quadro con le previsioni degli interventi da realizzare e uno dei principali strumenti di governance introdotti dalla legge regionale “Lombardia è Ricerca e Innovazione” del 2016, anche per il raccordo con gli strumenti di programmazione a livello nazionale e comunitario.

“Ricerca e innovazione sono la strada per rispondere alle grandi sfide del nostro tempo. Non sono solo sfide tecnologiche ed economiche – ha commentato l’assessore alla Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Fabrizio Sala – ma anche ambientali e sociali”.

“Queste sono sfide che la pandemia ha acuito. Per questo è ancora più urgente – ha ribadito Sala – sostenere il territorio nella sua capacità di affrontare cambiamenti repentini e in un contesto di grande incertezza. Per farlo abbiamo confermato la nostra scelta strategica fondamentale, che è anche un tratto distintivo delle nostre politiche. Vogliamo cioè mettere al centro di tutte le scelte la persona e i suoi bisogni”.

Il Programma strategico è stato predisposto con una maggiore attuazione dei principi di Responsible Research and Innovation (RRI), attraverso un percorso articolato di condivisione con vari attori del territorio. Tra queste le Direzione generali di Regione Lombardia, il Sistema regionale, il Foro regionale per la ricerca e innovazione, le associazioni di categoria, le università e gli istituti di ricerca, i parchi tecnologici, i Cluster tecnologici, le associazioni dei lavoratori e degli enti locali e i cittadini lombardi.

Gli ambiti di azione del PST sono quelli degli otto ecosistemi dell’innovazione già presenti nell’edizione 2018-2020: nutrizione; salute e life science; cultura e conoscenza; connettività e informazione; smart mobility e architecture; sviluppo sociale; sostenibilità; manifattura avanzata.

Sono invece cinque le aree di sviluppo sulle quali Regione Lombardia intende concentrarsi per realizzare la sua visione del futuro all’interno del PST, in coerenza e complementarietà con le 6 missioni del PNRR e il Programma Regionale FESR 2021-2027.

  1. Trasferimento tecnologico e di conoscenza per stimolare lo sviluppo di un efficace intreccio di relazioni tra università, imprese, centri di ricerca, cittadini e pubblica amministrazione, secondo i principi della ricerca e innovazione responsabile.
  2. Sviluppo del capitale umano.
  3. Tecnologie digitali e ICT di frontiera per semplificare anche la vita dei cittadini e delle imprese e trasformare la Lombardia in un territorio resiliente e integralmente Smart.
  4. Infrastrutture di sistema, per rafforzare la capacità innovativa del territorio.
  5. Sviluppo sostenibile, non solo nella dimensione più strettamente ambientale, ma anche in quella economica e sociale.

“Per questa programmazione – ha spiegato Fabrizio Sala – prevediamo investimenti, sia pubblici che privati, pari a 1,5 miliardi di euro. Nello scorso triennio la previsione era che il piano mobilitasse risorse pari a 750 milioni di euro. I privati però hanno incrementato i propri investimenti raggiungendo quota un miliardo. Questo ci dice che investire in ricerca e innovazione e creare le condizioni per permettere alle nostre imprese di crescere è la strada giusta”.

Complessivamente, il Programma strategico muove dunque oltre 1,5 miliardi di euro sui temi della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. I fondi provengono, tra l’altro, da risorse regionali, nazionali ed europee.

Il PST comprende 70 iniziative di ricerca e innovazione proposte dalle diverse Direzioni generali e dagli Enti Sireg. Inoltre, questa nuova edizione del Programma mappa anche 30 iniziative di R&I provenienti dal territorio.

I primi interventi per 130 milioni comprendono:

  • 30 milioni per ammodernamento delle strumentazioni digitali nelle Università lombarde;
  • 25 milioni per adeguamento delle infrastrutture pubbliche di connettività per lo sviluppo della tecnologia Blockchain;
  • 19 milioni per supportare progetti di sviluppo di innovazione delle imprese lombarde;
  • 15 milioni per la creazione di un centro di eccellenza per le Scienze della vita, tramite i 4 Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pubblici lombardi;
  • 13,5 milioni per nuovi accordi con le Università lombarde per la creazione di infrastrutture di ricerca mediante attrezzature o interventi strutturali;
  • 12 milioni per la realizzazione del Centro di ricerca universitaria e sedi di laboratori di innovazione tecnologica per lo sviluppo del Distretto della Scienza di Pavia;
  • 10 milioni per creare un’innovativa infrastruttura di supporto verso l’economia circolare, attuata con Università degli Studi Milano, Politecnico di Milano, Università Milano-Bicocca, Università degli studi di Pavia e Cnr-Stiima;
  • 4 milioni per un accordo attuativo con i 4 Irccs pubblici lombardi per la realizzazione di un progetto complesso di ricerca industriale e la costituzione di un ufficio di trasferimento tecnologico congiunto;
  • 2 milioni per la realizzazione di nuovi laboratori per ricerca e sviluppo nella nuova sede operativa dell’IIT a Milano;
  • 1 milione per sostenere le micro, piccole e medie imprese e i liberi professionisti nell’ottenimento di nuovi brevetti europei e internazionali.

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