Il tasso di successo per i ricercatori che si candidano per le sovvenzioni di Horizon Europe si attesta al 15.8%, in crescita rispetto al 12% del precedente programma quadro Horizon 2020.
I segnali positivi costituiscono un fattore incoraggiante per i ricercatori a candidarsi al programma, sebbene non vi siano certezze riguardo il mantenimento di tale tendenza positiva di crescita negli anni futuri.
Le ragioni della crescita del tasso di successo risiedono nell’aumento del budget rispetto a quello di Horizon 2020, nonché nella mancata associazione a Horizon Europe di Svizzera e Regno Unito, che rientravano tra i maggiori beneficiari del precedente programma quadro.
A un anno e mezzo dalla sua introduzione, nel contesto di Horizon Europe sono stati firmati 2.410 accordi di sovvenzione che comprendono 15.441 organizzazioni, per una spesa pari a 6.49 miliardi di euro e corrispondente al 6.8% del budget totale a disposizione del periodo 2021-2027, pari a 95.5 miliardi.
APRE ha pubblicato un’anteprima della partecipazione italiana ai primi bandi 2021 di Horizon Europe, che mostra un lieve calo rispetto al passato.
In generale, dal confronto con Horizon 2020 emergono i numeri dei temi di successo o meno in Horizon Europe, considerando un rientro medio in HE del 8% contro un 8,3% di H2020. Tra i “più bravi della classe” oltre al solito Infrastrutture (12,7%), troviamo MSCA (11,1%), Cluster 3 Sicurezza (12,5%) e la bella performance di Cluster 1, senza la partnership IHI, non ancora partita.
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