Il protocollo d’intesa è volto a riprogettare la fruibilità delle aree urbane, la mobilità, migliorare la qualità della vita e la salute dei cittadini, ripensare la fruizione dei beni culturali. È in questo modo riconosciuta agli appalti pubblici la capacità di stimolare una crescita intelligente e inclusiva, in seguito alla crisi legata al COVID-19.
Attraverso gli appalti innovativi lo Stato non acquista prodotti e servizi standardizzati già disponibili sul mercato, ma stimola le aziende e il mondo della ricerca a creare nuove soluzioni per rispondere alle sfide sociali sanitarie, ambientali, culturali, formative ed energetiche. Si tratta di strumenti che possono aumentare la capacità competitiva di imprese e startup e favorire lo sviluppo tecnologico della pubblica amministrazione.
Mise, Mur e Mid si impegnano a sostenere le pubbliche amministrazioni che intendono lanciare appalti innovativi e a incoraggiare anche la partecipazione alle gare delle piccole medie imprese, delle start-up e dei centri di ricerca.
All’Agenzia per l’Italia Digitale sono affidati i compiti di promozione ed attuazione degli appalti di innovazione.
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