FP10 e Fondo di Competitività: tutte le ultime novità

La presidente della Commissione europea ha annunciato le proposte di cambiamento per il bilancio 2028-2034, che impatteranno anche sul futuro Programma Quadro per la Ricerca e l’Innovazione

Alla Conferenza annuale 2025 sul bilancio UE, tenutasi a Bruxelles il 20 e 21 maggio, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato importanti cambiamenti per il futuro bilancio pluriennale dell’UE, chiarendo anche alcuni aspetti sul prossimo Programma Quadro di ricerca e innovazione.

Per quanto riguarda il prossimo bilancio di lungo termine, la presidente ha sottolineato la necessità di ripensarne la struttura perché l’attuale è “stato progettato per un mondo che non esiste più, il mondo del 2020”. Il futuro Quadro Finanziario Pluriennale dovrà essere, prima di tutto, più ”flessibile, agile e reattivo” per intervenire dove necessario “rapidamente, efficientemente e con impatto”. Oggi, il 90% del bilancio è preassegnato fin dall’inizio, ma è un modello troppo rigido che non permette di agire in tempo rispetto alle sfide emergenti (ad esempio l’innovazione tecnologica) e di adattarsi a nuovi scenari e emergenze. La presidente ha anche aggiunto che sarà fondamentale una maggiore coerenza nel finanziamento delle priorità UE, concentrandosi su ciò che conta di più, perché attualmente la spesa è diluita su troppi strumenti.

Un altro punto importante rispetto al bilancio sottolineato dalla von der Leyen è il coinvolgimento delle autorità locali nella progettazione di riforme e investimenti, perché ogni territorio ha proprie esigenze specifiche. Questo significa che il prossimo bilancio dovrà essere costruito su un nuovo impianto, ovvero essere incentrato su “partenariati nazionali e regionali per investimenti e riforme”, che saranno guidati dalle priorità europee. In particolare, nel futuro bilancio, saranno centrali la politica di coesione e la politica agricola comune (PAC), che verranno modernizzate e meglio adattate alle sfide in corso.

Il prossimo bilancio a lungo termine sarà inoltre caratterizzato da un nuovo approccio basato sull’esperienza maturata con il Recovery Fund e i PNRR: si concentrerà infatti non solo su quanto viene speso, ma anche sui risultati concreti, su ciò che viene realizzato per cittadini e imprese. Questo comporta che le risorse verranno erogate solo quando gli obiettivi concordati saranno stati raggiunti. In questo modo si punta a un bilancio più efficiente, efficace e senza sprechi.

Nell’ultima parte della conferenza dedicata al bilancio la presidente von der Leyen ha sottolineato la necessità che il prossimo bilancio UE sia semplice da capire e da utilizzare, perché attualmente ancora troppe imprese, in particolare start up tecnologiche, rinunciano a beneficiare dei fondi europei perché ritenuti troppo complessi, con troppi programmi di finanziamento e troppa burocrazia. In quest’ottica è stato annunciato il varo di un unico Fondo europeo per la Competitività, con regole più semplici e procedure più snelle e trasparenti. Questo strumento concentrerà il potere d’investimento a livello UE in settori strategici, dall’intelligenza artificiale allo spazio, dalle tecnologie pulite e biotecnologiche alla difesa, offrendo un’unica via di accesso ai promotori dei progetti, dalle piccole, medie o grandi imprese ai ricercatori e alle università.

La presidente ha poi affrontato il tema del futuro del prossimo Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione, noto come FP10: ha dichiarato che manterrà la propria autonomia, pur essendo strettamente collegato al futuro Fondo europeo per la Competitività, ma voluto sottolineare il valore del programma attuale, Horizon Europe, definendolo un marchio di eccellenza e il programma di ricerca più rinomato a livello mondiale. Questa nuova impostazione avrà l’obiettivo di sostenere l’intero ciclo dell’innovazione: dall’idea iniziale fino alla produzione industriale su scala globale, passando per la ricerca, la creazione di start-up e la fase di crescita. Ha inoltre ricordato che Horizon Europe ha finanziato ricerche rivoluzionarie, contribuendo all’assegnazione di 33 Premi Nobel negli ultimi 40 anni, e ha espresso la volontà di proseguire questa storia di successo.

L’intervento della presidente segna l’avvio politico ufficiale dei negoziati complessi sul prossimo bilancio a lungo termine dell’Unione, previsto per il 2028e arriva arriva dopo mesi di incertezza sulla struttura del Fondo europeo per la Competitività e sul futuro della ricerca europea.

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