La Commissione europea ha pubblicato l’edizione 2022 del quadro di valutazione dell’UE sugli investimenti in R&S delle imprese.
Secondo il documento, i finanziamenti europei in ricerca e sviluppo dell’industria europea sono aumentati dell’8,9%.
A livello mondiale gli investimenti del settore privato in R&S hanno superato ampiamente i livelli precedenti la pandemia (del 14,8% nel 2021 rispetto al 2020). Per la prima volta dal quadro di valutazione 2004, il totale degli investimenti in R&S effettuati dalle prime 2 500 imprese mondiali ha superato i mille miliardi di euro (1 094 miliardi di €).
Il quadro di valutazione evidenzia l’intensificazione della corsa mondiale alla tecnologia nei quattro settori fondamentali che rappresentano più dei tre quarti di tutte le attività di R&S delle imprese comunicate: produzione di ICT (22,6%), industrie della salute (21,5%), servizi ICT (19,8%) e industria automobilistica (13,9%).
Molti Stati membri dell’UE contano importanti protagonisti della R&S in settori quali l’aerospaziale, la difesa e la chimica, oltre alle industrie automobilistica, dell’ICT e della salute. Fra le 1 000 imprese di punta dell’UE si conta un numero considerevole di piccole e medie imprese (PMI) attive nei settori della salute e delle TIC, che nel 2021 hanno evidenziato una crescita incoraggiante della R&S.
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