Presentato, nella sede di Via Bissolati, il bilancio dell’attività svolta lo scorso anno da Fondazione Poliambulanza. Nel 2023 rispetto al 2022 crescono del 3% i pazienti ricoverati per un totale di 30.739. L’età media dei malati è 53,6 anni e gli ultraottantenni rappresentano il 16% del totale. Sono 2.734 i bambini nati nel punto nascita, il 5° di Regione Lombardia, di cui il 19,7% attraverso il taglio cesareo primario (dato inferiore alla media nazionale del 23%). In totale, nelle 26 sale operatorie, sono stati eseguiti 20.550 interventi chirurgici (+5% rispetto al 2022) per 26.031 ore di attività in sala operatoria. I pazienti operati in chirurgia vascolare ammontano a 912 e si sono registrati 252 sostituzioni di valvola aortica per via percutanea (Transcatheter Aortic Valve Implantation – “TAVI”), attestando Poliambulanza tra i primi dieci Ospedali Italiani per volume di intervento. In ambito ortopedico si registrano 1.180 interventi di chirurgia protesica e sono 254 i pazienti assistiti per riabilitazione motoria. I pazienti ambulatoriali sono stati invece 459.915 di cui 123.855 per analisi di laboratorio e 71.976 per quelle di radiologia. In totale le prestazioni ambulatoriali ammontano a oltre 2,1 milioni. I pazienti che si sono rivolti al Pronto Soccorso sono stati 89.792 (+5% rispetto al 2022) risultando il terzo pronto soccorso a livello regionale per singolo presidio. Sempre nel corso del 2023 sono stati circa 5.600 i pazienti ricoverati nelle unità di medicina generale e in quella di geriatria. I ricoverati in unità di neurologia sono stati 785 di cui 388 in Stroke Unit per ictus ischemico ed ictus emorragico. Per quanto riguarda il personale sanitario i dipendenti sono 2.101 (22% medici; 34% infermieri/ostetriche e 19% OSS/ausiliari). Sul fronte ricerca e formazione, 206 studenti lo scorso anno hanno frequentato il corso di laurea infermieristica. Nel 2023 sono state attive 137 sperimentazioni e 160 studi osservazionali ed in totale sono state censite 271 pubblicazioni di lavori scientifici su importanti riviste internazionali.
Sono questi i principali dati contenuti nel Bilancio Sociale 2023 illustrati in conferenza stampa. Tra le varie attività svolte particolare rilievo è quella del Pronto Soccorso. In particolare, si registrano oltre 2.000 codici rossi e 19.000 codici gialli, con un tempo medio di dimissione dopo triage di 5 ore. La percentuale di accessi seguiti da ricovero è del 11%. Un team di professionisti d’esperienza, competenze interdisciplinari, tecnologie all’avanguardia assiste i pazienti oncologici. Nel 2023 sono stati 1.880 interventi di chirurgia oncologica; 774 cicli di radioterapia svolti, 9.926 ricoveri e cicli MAC di oncologia medica e 3.079 carcinomi invasivi diagnosticati. Gli ultimi dati pubblicati da Agenas evidenziano che 393 pazienti bresciani hanno subito un intervento chirurgico per tumore maligno del colon; di questi 80 sono stati eseguiti presso Poliambulanza (20% del totale). Si registra anche un’ottima collaborazione con ATS sul fronte delle attività di prevenzione secondaria oncologica. Nel corso del 2023 il Servizio di Endoscopia Digestiva ha eseguito, nell’ambito dello screening promosso dall’ATS di Brescia, 548 colonscopie e 798 polipectomie. Poliambulanza ha aderito anche allo screening del carcinoma della mammella sempre promosso dall’ATS di Brescia (per le donne dai 50 ai 69 anni) eseguendo 6.205 mammografie.
Le prostatectomie radicali robotiche sono state 120, eseguite con l’applicazione delle più avanzate tecniche dell’ambito della chirurgia oncologica, avvalendosi del sistema robotico Da Vinci. L’unità di urologia di Poliambulanza è uno dei centri italiani insigniti dei Bollini Azzurri, assegnati laddove si garantisca un approccio multiprofessionale e interdisciplinare dei percorsi diagnostici e terapeutici per le persone con tumore alla prostata.
“I numeri dicono che il valore economico generato nel 2023 da Poliambulanza è al suo massimo storico, con oltre 220 milioni di euro, all’interno dei quali si annoverano prestazioni per 12,6 milioni di euro, non rimborsate dal Sistema Sanitario Regionale, in quanto oltre il budget assegnato all’Ospedale bresciano. Nonostante l’erogazione di più prestazioni rispetto a quelle deliberate dalla Regione, anche in Poliambulanza si registrano liste d’attesa significative.
“La risoluzione del problema dei tempi di attesa- spiega il Direttore Generale, Marcellino Valerio – richiede un approccio globale a livello territoriale e la collaborazione tra i diversi soggetti erogatori con Regione Lombardia e l’Agenzia di Tutela della Salute di riferimento.”
A tal fine, Poliambulanza è stata tra le prime strutture private accreditate ad aderire al Progetto del Centro unico di prenotazione regionale (CUP), nonostante questa scelta determini la revisione importante di alcuni nostri investimenti in ambito ICT, essenzialmente per due motivi:
- Poliambulanza è un istituto ospedaliero ad elevata attrattività che strutturalmente genera lunghe liste di attesa in molte specialità. Attraverso un sistema centralizzato, è possibile avere una visione globale della disponibilità di appuntamenti in diverse strutture, permettendo così di allocare le risorse in modo più efficiente. Questo aiuta a ridurre i tempi di attesa, assegnando i pazienti alle strutture con la maggiore disponibilità o la minore lista di attesa.
- Un centro unico di prenotazione facilita la raccolta e l’analisi dei dati relativi alle liste di attesa e agli appuntamenti, consentendo di identificare aree di miglioramento e di intervenire prontamente per ottimizzare i processi
“Il nostro Istituto Ospedaliero, privato non profit, diversamente pubblico, è sospinto, giorno dopo giorno, a confermare la propria originaria e sempre attuale mission, qualificata, appassionata, universalistica, innovativa” specifica il Presidente, prof. Mario Taccolini.
“Il 2023 è stato un anno di grande visibilità per la nostra città: con entusiasmo Fondazione Poliambulanza ha contribuito al programma di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, presentando una mostra titolata “Seven Acts of Medicine”, realizzata appositamente per l’ospedale bresciano dall’artista Raul Gabriel, con la curatela di Paolo Bolpagni” prosegue il presidente “il tradizionale discernimento, come pure il nostro tradizionale coraggio e la nostra tradizionale tenacia esigono da tutti noi, proprio tutti, una maggiore assunzione di responsabilità, un ulteriore e convinto impegno lungimirante, un generoso supplemento d’anima, per affrontare, nel segno della speranza e della fiducia, le sfide che si profilano dinnanzi a noi, anzi che già ora interpellano il nostro presente”.
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