Regione Lombardia sigla due accordi con l’Università degli Studi di Milano Bicocca e con il Politecnico di Milano, per la realizzazione di due progetti altamente innovativi: quello per individuare nuove molecole in grado di veicolare nanofarmaci in modo mirato, grazie a un’infrastruttura che diventi punto di riferimento anche a livello nazionale; e quello di un simulatore di guida dinamico, nell’ambito del più ampio progetto del PoliMi “MADE”, il Competence Center di rilievo nazionale sui temi dell’industria 4.0.
Il contributo regionale deliberato per il progetto di una “Infrastruttura regionale lombarda – piattaforma di nanobiotecnologie (PNBT) per lo sviluppo di nanoparticelle ad attività biomedica” è di un milione di euro, su un valore complessivo di 2 milioni.
La ricerca medica punta sempre più sulle nanoparticelle come vettori per il trasporto di farmaci, per la loro capacità unica di attraversare barriere biologiche e di essere indirizzate verso cellule o tessuti target specifici. Le nanoparticelle rappresentano insomma una nuova frontiera tutta da esplorare nella diagnostica e terapia delle malattie. Infatti, nonostante il numero di studi in materia sia già notevole, sono ancora poche le nanoparticelle già approvate in clinica. Per permettere che le nanoparticelle entrino nella pratica clinica convenzionale come nuovi sistemi di delivery migliorando le attuali terapie, o come agenti diagnostici innovativi, occorre una caratterizzazione dettagliata delle loro proprietà chimico-fisiche e biologiche, della loro efficacia terapeutica e dei potenziali rischi per la salute.
“In questi anni il nostro Ateneo ha dedicato molta attenzione alla ricerca di frontiera, dalla nanomedica alle scienze omiche, pilastri per la medicina di precisione – ha commentato Cristina Messa, rettore dell’Università di Milano-Bicocca. La realizzazione di un’infrastruttura di nanomedicina, grazie anche all’impegno di Regione Lombardia, porterà a un’ulteriore accelerazione del percorso che va dalla sperimentazione in laboratorio all’applicazione nell’uomo di nuovi metodi diagnostici e terapeutici di molte patologie”. “Negli ultimi anni l’Università di Milano-Bicocca è diventata un’eccellenza nell’ambito delle Nanobiotecnologie, soprattutto in ambito biomedico con la creazione del Centro Interdipartimentale NANOMIB. Con questa nuova iniziativa grazie al contributo fondamentale di Regione Lombardia, intendiamo intraprendere un ulteriore passo in avanti, dando vita ad una vera e propria infrastruttura di Ateneo competitiva con i centri più avanzati a livello europeo – ha aggiunto poi Davide Prosperi, docente di Biochimica e Nanobiotecnologie presso il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze. La Piattaforma NanoBioTecnologica sarà un punto di riferimento nell’ambito della ricerca avanzata in Nanomedicina, creando sinergie tra Centri di Ricerca pubblici e privati sul territorio lombardo e nazionale, industrie biotecnologiche impegnate nella ricerca di materiali innovativi, e aziende ospedaliere. L’obiettivo sarà proprio quello di promuovere tecnologie innovative che possano essere inserite nella filiera del sistema biotecnologico-farmaceutico e soddisfare così le esigenze della medicina clinica, veicolando il nostro territorio verso le nuove frontiere della medicina personalizzata e di precisione”.