L’Università Statale di Milano è 38esima al mondo per le Scienze Veterinarie, tra le quattro migliori Università del Paese e prima in Italia per Medicina, Scienze farmacologiche e Comunicazione.
Lo certifica la classifica ARWU – Academic Ranking of World Universities – redatta dall’Università Jiao Tong di Shanghai, che dal 2009 considera le migliori mille università mondiali sulle 2.500 censite tra le circa 18 mila stimate a livello globale.
Pubblicata ogni anno a metà agosto, ha tra i suoi parametri di valutazione il numero di studenti, i premi Nobel e le medaglie Fields e indicatori relativi ai risultati della ricerca scientifica, come il numero di ricercatori highly cited e le pubblicazioni indicizzate.
In testa alla classifica si trova, per il 20° anno consecutivo, l’Università di Harvard, seguita dalla Stanford University. Il Massachusetts Institute of Technology (MIT) sale di una posizione al numero 3. Tutte anglosassoni le altre 10 migliori università: Cambridge (4a), Berkeley (5a), Princeton (6a), Oxford (7a), Columbia (8a), Caltech (9a) e Chicago (10°).
Nel Subject ranking, l’Università Statale di Milano quest’anno si colloca dunque nel range 151-200 insieme a Padova e Pisa, dietro alla sola Sapienza, unica italiana nella fascia 101-150.
In particolare, l’Università degli Studi di Milano risulta al 1° posto in Italia e nel range 76-100 mondiale per l’ambito delle Scienze della Salute; al 1°posto in Italia e nel range 51-75 mondiale per le Scienze Farmacologiche; al 1°posto in Italia e nel range mondiale 101-150 nell’ambito delle Scienze della comunicazione.
Si piazza inoltre 2° in Italia e nel range 51-75 per Scienze Agrarie e 2° in Italia e al 38° posto al mondo per le Scienze Veterinarie, fra le prime tre istituzioni in Italia nell’ambito della ecologia, range mondiale 151-200.
La Statale è anche fra le prime tre istituzioni in Italia per le Scienze Biologiche insieme a Humanitas e a San Raffaele, nel range mondiale 101-150.
A conferma del valore e del livello internazionale della ricerca scientifica svolta in Statale, va rimarcato che i risultati più significativi riguardano l’ambito del numero di pubblicazioni indicizzate e il numero di highly cited.
“Il nostro Ateneo conferma il suo ottimo posizionamento di insieme, a livello nazionale e internazionale – è il commento del Rettore Elio Franzini – distinguendosi in particolare in alcuni degli ambiti della ricerca di frontiera che in Statale beneficiano di contaminazioni fondamentali per il loro sviluppo, che solo un ecosistema scientifico plurale, spiccatamente interdisciplinare, può consentire. Una caratteristica che rende l’Università Statale un ambiente di studio e formazione stimolante, aperto all’innovazione e pronto alle sfide del futuro”.