L’obiettivo dell’iniziativa, coordinata dall’Università di Bologna e finanziata dal MUR nel contesto del Piano Complementare al PNRR, è sfruttare il potenziale delle innovazioni digitali più recenti per rafforzare le capacità di monitoraggio, prevenzione, sicurezza sanitaria e gli strumenti di diagnosi precoce.
DARE coinvolgerà un’ampia comunità connessa e territorialmente distribuita di stakeholder e favorirà la crescita di nuovi modelli e soluzioni sanitarie per il progresso della sanità digitale in Italia, grazie all’adozione di un modello hub&spoke incentrato su 3 spoke: il primo, coordinato dall’Università di Bologna, si concentra sullo sviluppo di metodi e tecnologie; il secondo, coordinato dall’Università di Palermo, è dedicato alle applicazioni di digital health per la prevenzione primaria sia sulla popolazione generale, sia su comunità e gruppi selezionati; il terzo, coordinato dall’Università di Tor Vergata, è dedicato invece alle applicazioni di digital health per la diagnosi precoce e per rispondere alle esigenze di salute dei pazienti.
Nel complesso, i tre spoke daranno vita a circa 40 studi pilota che saranno sviluppati in cinque comunità regionali di riferimento: Emilia-Romagna e Veneto per il Nord Italia, Lazio per il Centro, Puglia e Sicilia per il Sud.
DARE incentiverà la formazione di ambienti di ricerca volti alla condivisione di dati, conoscenze e buone pratiche per un impatto effettivo sulla salute pubblica e l’assistenza sanitaria, rafforzando i processi gestionali, di coordinamento, analitici e di pianificazione a livello nazionale. Infine, intende sostenere ad ampio raggio il Sistema Sanitario Nazionale tramite valutazioni, raccomandazioni e indicazioni per la prevenzione a tutti i livelli di assistenza.
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