Il 20 dicembre 2022 il Consiglio di Amministrazione dell’Università Statale di Milano ha approvato il progetto definitivo del campus scientifico della Statale nell’ex area Expo, che a partire dal 2026 riunirà lì tutte le facoltà scientifiche dell’ateneo.
La posa della prima pietra della nuova sede è prevista per l’estate 2023, quando saranno avviati anche i lavori per la realizzazione del campus Umanistico a Città Studi.
L’Ateneo conferma la programmazione integrata delle due iniziative, nel quadro dello sviluppo tripolare definito dal Rettore Elio Franzini: sedi centrali, campus in MIND e Città Studi, dove sarà per prima cosa ristrutturata l’area di via Celoria 2, che ospiterà il campus dei Beni culturali, primo insediamento del campus umanistico.
Il campus scientifico in MIND, del valore complessivo di quasi 340 milioni di euro e realizzato tramite lo strumento del project financing, accoglierà a regime una comunità di oltre 23 mila persone tra studenti, ricercatori, docenti e personale di staff.
Il progetto rende idealmente omaggio alla sede centrale della Statale, di cui riprendere gli edifici in mattoni rossi e i cortili: il campus si articolerà lungo un Common Ground attraverso vie, chiostri, passerelle e appunto cinque grandi corti alberate. Cuore del campus sarà una grande piazza centrale, che affaccerà direttamente sul Cardo dell’ex area Expo.
Il campus disegnato nel progetto definitivo occuperà una superficie di oltre 190 mila metri quadri tra area didattica e laboratori didattici, uffici, biblioteca, macro-piattaforma scientifica (in un edificio pensato per ospitare infrastrutture tecnologiche e strumentali di alta specializzazione e servizi condivisi fra i dipartimenti), laboratori: nel complesso, ai laboratori saranno riservati quasi 52 mila metri quadri di superficie.
Per gli studenti, le aule metteranno a disposizione oltre 10.241 posti, 2.344 quelli previsti per le sale lettura/studio, a cui si aggiungeranno 3.131 posti nei laboratori didattici e 1.700 posti lettura.
Obiettivo del campus scientifico è razionalizzare, ottimizzare e sviluppare servizi e infrastrutture per la ricerca e la didattica, favorendo l’interazione con un ecosistema fortemente orientato all’innovazione.
Sono già siglati in questa prospettiva (o lo saranno nei prossimi mesi) accordi di collaborazione tra Università Statale e realtà scientifiche internazionali già presenti in MIND, a iniziare da Human Technopole, il nuovo IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio e Federated Innovation, un’aggregazione di aziende private leader nei settori delle Life Science e della Smart City.
Nelle intenzioni della Statale, il nuovo campus scientifico rappresenterà un motore potente di attrazione di talenti e investimenti pubblici e privati, e un volano per il trasferimento tecnologico delle ricerche di base in applicazioni concrete per il territorio, in un distretto di innovazione che la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha definito come “il nuovo quartiere dell’innovazione a Milano”.
Due anni fa il raggruppamento di imprese Lendlease Infrastructure (Italy) si è aggiudicato l’appalto di project finance per la progettazione (a cura dello studio Carlo Ratti), costruzione e gestione del nuovo polo. Lendlease – la cui concessione sarà trentennale, a fronte di un canone di gestione di oltre 20 milioni annui a carico della Statale – cofinanzierà l’opera con 180 milioni di euro.
La restante parte dell’investimento, pari a 158 milioni di euro, è ricompresa tra gli interventi del finanziamento pubblico del “Patto Lombardia” siglato tra governo e Regione Lombardia nel 2016 (a novembre 2019 è stata sottoscritta la Convenzione tra Regione Lombardia e Università Statale di Milano con cui sono stati assegnati i fondi all’ateneo), 23 milioni sono coperti con fondi di ateneo.