Horizon Europe: trovato l’accordo provvisorio sul futuro programma dell’UE per la ricerca e l’innovazione

Il 20 marzo 2019 le istituzioni dell’UE hanno raggiunto un accordo politico parziale su Horizon Europe, il nono programma quadro UE di R&D (2021-2027), che dovrà ricevere l’approvazione formale del Parlamento europeo e del Consiglio.

Il 20 marzo 2019 le istituzioni dell’UE hanno raggiunto un accordo politico parziale su Horizon Europe, il nono programma quadro UE di R&D (2021-2027), che dovrà ricevere l’approvazione formale del Parlamento europeo e del Consiglio. Investire nella ricerca e nell’innovazione significa investire nel futuro dell’Europa, nella conoscenza e in nuove soluzioni per mantenere e migliorare lo stile di vita europeo. Per questo motivo la Commissione Juncker ha fissato un nuovo livello di ambizione per rafforzare la capacità di innovazione dell’Europa, garantire una prosperità duratura e preservare la nostra competitività globale.

Horizon Europe, proposto dalla Commissione nel giugno 2018 nel quadro del bilancio dell’UE a lungo termine per il periodo 2021-2027, è il programma di ricerca e innovazione più ambizioso di sempre e consentirà all’UE di rimanere all’avanguardia nel settore della ricerca e dell’innovazione a livello mondiale.

L’accordo arriva dopo mesi di esame legislativo della proposta e di negoziato, con sei triloghi informali in meno di tre mesi, e permette finalmente alle istituzioni europee di concludere un accordo politico su gran parte del testo di Horizon Europe prima della fine dell’attuale legislatura e delle elezioni europee di maggio. La Commissione inizierà ora a preparare l’attuazione di Horizon Europe affinché i primi progetti di programmi di lavoro siano pubblicati in tempo per l’avvio del programma il 1º gennaio 2021. Il testo legislativo definisce, tra le altre cose, gli obiettivi del programma, la struttura in pilastri (in continuità con Horizon 2020), le regole di partecipazione, i cluster, le missioni e i partenariati. Secondo quanto contenuto in un articolo di Science Business, i negoziatori hanno concordato cinque aree di missioni e otto aree di partnership, che saranno poi definiti dalla Commissione nella pianificazione strategica, prima di essere sottoposti al Consiglio per l’approvazione. Il numero di missioni sarà limitato, ma ce ne potrebbero essere più di una per area di missione.

Le cinque aree di missioni sono:

  • adapting to climate change, including societal transformation;
  • cancer;
  • healthy oceans, seas, coastal and inland waters
  • climate-neutral and smart cities;
  • soil health and food.

Le otto aree di partnership sono:

  • faster development and safer use of health innovations for european patients, and global health;
  • advancing key digital and enabling technologies and their use, including but not limited to novel technologies such as artificial intelligence, photonics and quantum technologies;
  • european leadership in metrology, including an integrated metrology system;
  • accelerate competitiveness, safety and environmental performance of eu air traffic, aviation and rail;
  • sustainable, inclusive and circular bio-based solutions;
  • hydrogen and sustainable energy storage technologies with lower environmental footprint and less energy-intensive production;
  • clean, connected, cooperative, autonomous and automated solutions for future mobility demands of people and goods;
  • innovative and r&d intensive small and medium-sized enterprises.

Horizon Europe si baserà sul successo dell’attuale programma di ricerca e innovazione e sui suoi risultati, continuerà a promuovere l’eccellenza scientifica attraverso lo European Research Council (ERC) e le borse di studio e gli scambi Marie Sklodowska-Curie e si avvarrà della consulenza scientifica, del supporto tecnico e della ricerca specifica del Joint Research Council (JRC), il servizio della Commissione per la scienza e la conoscenza. Il programma introdurrà nuovi elementi, tra cui lo European Innovation Council, già in fase pilota, che costituirà uno sportello unico inteso a tradurre le ricerche su innovazioni rivoluzionarie in applicazioni di mercato e aiutare start-up e PMI a sviluppare le loro idee. Esso fornirà sostegno diretto agli innovatori attraverso due strumenti di finanziamento principali, uno per le fasi iniziali e l’altro per lo sviluppo e la diffusione sul mercato, e integrerà l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT).

L’accordo politico preliminare raggiunto dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione è ora soggetto ad approvazione formale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. Il voto del Parlamento sull’accordo è previsto in aprile: il prossimo incontro del comitato ricerca è previsto per l’1-2 aprile e il meeting plenario finale prima delle elezioni, due settimane dopo. Inoltre, gli aspetti di bilancio di Horizon Europe sono soggetti all’accordo generale sul prossimo bilancio a lungo termine dell’UE, proposto dalla Commissione nel maggio 2018 e ancora lontano da un accordo unanime tra tutti gli stati membri.

La Commissione potrà a questo punto avviare la pianificazione strategica di Horizon Europe, arrivando alla definizione dei Work Programme e dei primi bandi. Le sinergie con altre politiche e programmi futuri dell’UE sono ancora oggetto di discussione, in funzione dei progressi compiuti con altre proposte settoriali nell’ambito del bilancio a lungo termine dell’UE. Anche le disposizioni sugli accordi di associazione internazionali continueranno ad essere discusse. Forti sono gli elementi di continuità rispetto a Horizon 2020, l’attuale programma di ricerca e innovazione dell’UE per il periodo 2014-2020: sarà basato su tre pilastri, l’eccellenza continuerà ad occupare un posto centrale, e le norme e le procedure di finanziamento già applicate in Horizon 2020 saranno mantenute. Il programma è stato tuttavia migliorato per massimizzarne l’impatto, la rilevanza per la società e il potenziale di innovazione rivoluzionaria.

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