La Commissaria per la Concorrenza Margarethe Vestager ha reso noti alcuni dei criteri e delle condizioni che le imprese devono soddisfare per ottenere l’approvazione della Commissione su un nuovo tipo di partenariato pubblico-privato di ricerca e sviluppo in ambito industriale.
Si tratta dei progetti IPCEI – Important Projects of Common European Interest, i quali sono ammissibili soltanto se, tra le altre cose, affrontano una necessità che il mercato da solo non può soddisfare e se non danneggiano la concorrenza. La Commissione europea ha adottato il regolamento sugli IPCEI nel 2014, tuttavia il primo progetto è stato approvato a dicembre 2018. Esso coinvolge Francia, Germania, Regno Unito e Italia con un budget di 1,7 miliardi di euro dedicati alla microelettronica. Inoltre, è attualmente in corso una negoziazione per un altro progetto relativo alle tecnologie per le batterie.
Di norma, le regole sugli aiuti di stato rendono difficile il finanziamento della ricerca del settore privato da parte degli Stati membri, per evitare di dare un vantaggio illecito ad alcuni soggetti a scapito della concorrenza. I progetti IPCEI, invece, invitano un consorzio di Stati membri e imprese a unire le forze con l’approvazione della Commissione per la Concorrenza. Essi differiscono dalla varietà di partenariati pubblico-privati autorizzati da Horizon 2020 in quanto non direttamente organizzati o finanziati dall’UE, ma da coalizioni di Stati membri con il benestare della Commissione.
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