La legge di bilancio, entrata in vigore il 1° gennaio 2019, ha sancito all’articolo 1 la possibilità per le imprese di richiedere un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher per spese di consulenza specialistica volte a sostenere processi di trasformazione tecnologica e digitale e per spese di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, nell’ambito del Piano Industria 4.0.
Potranno beneficiare di questo nuovo strumento:
- micro e piccole imprese, in misura pari al 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 40 mila euro;
- medie imprese, in misura pari al 30% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 25 mila euro;
- imprese che aderiscono a un contratto di rete, in misura pari al 50% dei costi sostenuti ed entro un limite massimo complessivo – per l’intera rete – di 80 mila euro.
Tutti i contributi saranno erogati in conformità al regime di aiuti de minimis e subordinati alla sottoscrizione di un apposito contratto di servizio di consulenza tra i soggetti beneficiari (imprese o reti) e le società o manager qualificati iscritti in un apposito elenco, istituito con decreto ministeriale da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.
In un prossimo decreto ministeriale saranno fissati i requisiti soggettivi per l’iscrizione all’elenco, i criteri e le modalità per l’erogazione dei contributi, nonché la definizione dell’eventuale riserva di una quota delle risorse da destinare prioritariamente alle micro e piccole imprese e alle reti di impresa. Pertanto, la misura sarà operativa solo a seguito dell’emanazione del decreto di attuazione. Al fine di poter concedere il finanziamento, il MISE ha istituito un fondo di 25 milioni di euro per ogni anno, dal 2019 al 2021.
La legge di bilancio è consultabile al seguente link.