Le soluzioni proposte selezionate saranno portate sul mercato come prototipi.
Tra le proposte, Atalmedial individuerà la soluzione più adatta alla seguente specifica esigenza: una gestione sostenibile del flusso di rifiuti dei campioni di sangue. Tra le competenze ricercate dal centro, vi sono tecnologie di processo, competenze in ambito chimico, nel trattamento dei rifiuti e nel riciclo.
La sfida si articola in più fasi.
La fase di interazione, fino al 7 giugno, in cui attraverso una chatline sarà possibile interagire con l‘impresa e gli altri partecipanti, ponendo domande sulla sfida, l’ambito, il contesto, le condizioni, le tecnologie.
La fase di selezione, compresa tra 7 e il 18 giugno, in cui l‘impresa sceglierà uno o più partecipanti che ritiene più interessanti per collaborare alla sua sfida. Seguirà poi, dal 18 giugno al 2 luglio, un incontro con i partecipanti selezionati in cui l‘impresa comunicherà i partner prescelti ed entrerà in contatto con loro per definire la collaborazione.
Per partecipare alla Challenge, vai a questo link.
Atalmedial, che ogni giorno processa più di diecimila provette di sangue per esami diagnostici, prenderà in considerazione ogni soluzione innovativa proposta da start-up, università, sviluppatori e/o imprese, attraverso il co-sviluppo di un sistema innovativo (ovvero un “technical cooperation agreement”) e altre eventuali modalità di collaborazione proposte dai candidati.
L’attuale flusso di rifiuti provenienti dai campioni di sangue è costituito da diversi componenti: tubi di plastica, materiale di tenuta in gomma o plastica, etichette, liquido tampone, sangue e altri fluidi. L’intero flusso di rifiuti è quindi considerato come rifiuto medico e questo ne rende impossibile il riutilizzo: il trattamento dei rifiuti sanitari è soggetto a normative specifiche, inoltre, alcune etichette che rientrano nei rifiuti, contengono dati sensibili per la privacy.