L’obiettivo del bando è quello di rafforzare la capacità innovativa del territorio e le infrastrutture della ricerca e dell’innovazione, per rendere sempre più breve il passo tra le idee e la loro realizzazione: per attuare, cioè, il trasferimento tecnologico e sostenere la crescita competitiva della Lombardia.
Sono stati stanziati 70 milioni di euro (da risorse europee POR FESR 2014-2020 e da risorse autonome): si tratta di risorse a fondo perduto, destinate a sostenere progetti realizzati in partenariato tra imprese e organismi di ricerca. I progetti dovranno essere di grande impatto, anche dal punto di vista economico: minimo 5 milioni di investimento previsto. Regione Lombardia, a sua volta, concederà un contributo medio del 50%, fino a un massimo di 5 milioni per ciascun progetto.
Il partenariato dovrà essere composto da un minimo di 3 soggetti fino a un massimo di 8, autonomi tra loro, e dovranno essere sempre presenti almeno una PMI e un organismo di ricerca. Ciascuna impresa può partecipare a massimo un partenariato, mentre nel caso degli organismi di ricerca il limite sale a due, ma a condizione che si tratti di dipartimenti diversi e che almeno un progetto sia presentato in collaborazione con un’altra università/centro di ricerca. Anche gli organismi di ricerca potranno essere capofila.
La volontà di Regione Lombardia è coinvolgere sempre nuove imprese e organismi di ricerca in un progetto comune di crescita e sviluppo: niente risorse a pioggia, dunque – ha aggiunto il vicepresidente Sala – ma “interventi mirati e sinergici, negoziati direttamente con i partner per massimizzare gli impatti dei progetti di ricerca e sviluppo sulla crescita del territorio e sul benessere dei cittadini”.
La Call prevede due fasi: una di valutazione, da gennaio a marzo 2019 e una seconda di vera e propria negoziazione tra Regione Lombardia e i partner che hanno presentato il progetto di ricerca e sviluppo. La negoziazione si concluderà con la sottoscrizione di un Accordo, in cui verranno concordati i miglioramenti progettuali e indicati i tempi effettivi di realizzazione del progetto: massimo due anni e mezzo (30 mesi) dalla sottoscrizione. “Uno degli obiettivi di questa misura – ha concluso il vicepresidente – è il rafforzamento della proiezione internazionale del territorio. I progetti che saranno oggetto di accordo potranno infatti contribuire a creare condizioni favorevoli affinché il nostro ecosistema della ricerca e dell’innovazione concorra in modo ancor più efficace in Europa, ad esempio nel prossimo programma quadro Horizon Europe”.
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