È stato recentemente presentato agli stakeholder il progetto SIDERA ^B, finanziato con fondi POR FESR 2014-2020: si tratta di una piattaforma informatica, contenuti multimediali innovativi e dispositivi indossabili e non, per dare nuovo peso ed efficacia alle cure e alla riabilitazione domiciliare di patologie croniche, con importanti benefici sia per i pazienti sia per il sistema sanitario regionale.
Ecco strumenti e obiettivi di SIDERAˆB, acronimo di Sistema Integrato Domiciliare e Riabilitazione assistita al Benessere, progetto finanziato da Regione Lombardia con 3,27 milioni di euro tramite il Bando POR FESR 2014-2020 – Asse 1: si tratta di un’innovazione di merito e di metodo, ovvero di approccio, il cui obiettivo è tornare a mettere al centro il paziente, ottimizzando i percorsi di cura domiciliari. Questa azione che si traduce anche in un minore impatto organizzativo per le strutture ospedaliere e dunque in una riduzione della spesa sanitaria, e diventa fondamentale se si considera che i pazienti cronici sono in costante aumento. Al di là dei numeri assoluti occorre ricordare che la cronicità assorbe una percentuale molto alta della spesa sanitaria pubblica.
C’è poi un’altra ambizione: dimostrare che i nuovi servizi attivati dal progetto hanno un’efficacia pari a quelli tradizionali, e insieme una maggiore efficienza. Un traguardo reso possibile da innovazioni cliniche, tecnologiche e gestionali. Nello specifico, SIDERAˆB mira a progettare, sviluppare e validare una piattaforma per la continuità di cura al domicilio, supportata da tecnologie innovative per pazienti con patologie croniche in ambito cardiologico, pneumologico, neurologico e riabilitativo come la bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), la Malattia di Parkinson (e altre patologie neurodegenerative come l’Alzheimer), lo scompenso cardiaco cronico (CHF).
La piattaforma, costituita da percorsi multi-dominio e multi-device, interoperabili e scalabili, si propone di connettere, motivare e supportare paziente e caregiver nel percorso di cura, coinvolgendo tutti gli operatori interessati. Il medico assegna un programma riabilitativo, il paziente riceve a casa la tecnologia più adatta alla sua patologia e qui esegue gli esercizi riabilitativi, che sono poi messi sulla piattaforma dove sono analizzati.
Le parole chiave del progetto sono dunque l’usabilità per medico e paziente; la sicurezza (del paziente, nonché dei dati sanitari raccolti nella piattaforma); la tracciabilità degli interventi e della azioni; la scalabilità, per raggiungere grandi numeri; l’integrazione tra sistemi di dati diversi e tra tutti i servizi che trattano un determinato paziente; senza dimenticare, infine, la sostenibilità ambientale.
La sfida è portata avanti da un partenariato che comprende l’IRCCS Fondazione don Carlo Gnocchi – Onlus, l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, la LIUC – Università Cattaneo e il Politecnico di Milano come centri di ricerca; le aziende VitalAire Italia spa, capofila, Tenacta Group spa, Amiko srl e Grifo Multimedia srl, con la collaborazione di Telbios e della Fondazione Politecnico. Ulteriori informazioni al seguente link.